INTERCETTORE-SCHELETRICO -LINGUALE ( I.S.L. )
In una deglutizione corretta ed un equilibrio muscolare adeguato, la lingua, in posizione di riposo, si presenta come sospesa nel cavo orale e con la punta che va a sfiorare la zona posta subito al di dietro della papilla interincisiva.
In questa fase i denti non sono a contatto e le due arcate si toccano soltanto per una frazione di secondo durante la deglutizione.
La deglutizione viziata è uno squilibrio della muscolatura oro-facciale causato da una anomala postura linguale e può essere considerata tra le cause principali di malocclusione dentaria.
E’ infatti in grado di provocare:
- Morsi aperti anteriori
- Morsi aperti mono o bilaterali
- Morsi aperti totali, con contatti unicamente sugli elementi distali delle arcate
- Morsi crociati laterali, mono o bilaterali
- Morsi inversi anteriori
- Morsi inversi totali
- Terze classi funzionali
- Overjet aumentati
- Overbyte aumentati
- Diastemi localizzati o diffusi
La terapia miofunzionale è paragonata alla fisioterapia della lingua.
I presidi miofunzionali medical device, utilizzati per le disfunzioni linguali e della muscolatura oro facciale, sono catalogati in due gruppi:
La funzione degli apparecchi costrittori è di impedire i danni che la lingua disfunzionale potrebbe provocare sulle strutture osteo-dentarie.
I dispositivi costrittori vengono prevalentemente utilizzati quando si ha interposizione della lingua tra le arcate con conseguenza di morso aperto.
- – griglie mobili o fisse
- – pungilingua.
La funzione degli apparecchi stimolatori è di pungolare il muscolo linguale ad andare in una determinata posizione e di normalizzare il comportamento muscolare sia in fase dinamica che in fase statica.
Gli effetti terapeutici dei dispositivi stimolatori sono:
- aumentare la sensibilità tattile e propriocettiva della lingua
- aumentare la tonicità muscolare
- mantenere la lingua in posizione corretta sul palato
Tra i dispositivi stimolatori più utilizzati ricordiamo:
- Corpo stimolante di Rocabado (anche con viti)
- Placca con perle
- Griglia funzionale
- Elevatore di Balercia
- Placca palatina forata
- Elevatore linguale notturno di Bonnet (ELN)
- Intercettore Scheletrico Linguale ( fisso o mobile)
I.S.L. Intercettore scheletrico linguale
Gli apparecchi intercettori scheletrico linguali “ISL” appartengono all’ultima generazione dei dispositivi linguo-funzionali nella sistematica della neuropsicoortodonzia .
La filosofia degli apparecchi “ intercettori scheletrico linguali” è basata principalmente sulla rieducazione della postura e della funzione della lingua.
Gli apparecchi sono strutturati con semplici e pratici accorgimenti per rieducare la lingua e riconoscere le strutture anatomiche che lo circondano e quindi posizionarsi nella giusta postura .
Questi apparecchi sono dei veri e propri “sistematori” della postura linguale con la massima semplicità; sono realizzati in modo tale da esaltare la funzionalità grazie al particolare disegno strutturale, consentendo, con il minimo ingombro, la massima esteticità.
Gli I.S.L., a seconda delle esigenze, possono essere realizzati sia con struttura mobile che con una struttura fissa, rendendo certa in entrambi i casi la funzione neurosensoriale o l’attività d’intercettamento per un’appropriata postura linguale.
Gli I.S.L. possono essere applicati secondo necessità: prima, durante o dopo il trattamento ortodontico, come contenzione, oppure esclusivamente come sistematore linguale, sia in giovanissimi pazienti e sia negli adulti.
Si possono anche utilizzare in combinazione con altri dispositivi ausiliari, per la terapia funzionale delle II Classi da retrusione inferiore , correzione deep bite , distalizzazione del gruppo anteriore con possibilità di esercitare trazioni intermascellari di II Classe ( Arco intraorale Dany )
I componenti del dispositivo sono:
Il catturatore posteriore ( barra transpalatale ), che nella II classe sarà di diametro maggiore rispetto a quello per le I o III classi, per favorire una intercettazione migliore del dorso linguale verso il distale e andrà sempre applicato per attivare eventualmente l’apparecchio , per sostenere le due emiarcate del dispositivo e per l’intercettazione del dorso linguale.
La barra deve essere modellata sempre rialzata di un paio di millimetri dalla volta palatina.
L’Anello posto a livello dello “Spot palatino “ , dietro la papilla retroincisiva ,stimolerà il terzo anteriore della punta della lingua a posizionarsi in deglutizione in modo fisiologico, sfiorandolo in condizione di riposo.
Dopo un trattamento ortodontico, il dispositivo può contribuire alla fase di contenzione ( specie nei casi trattati per un open bite ) ed è indifferente se viene applicato un I.S.L. fisso o mobile e qualora verranno applicati rialzi articolari non influenzeranno l’intercettazione ed il posizionamento linguale.
In linea di massima, dopo 60/90 giorni di trattamento, si ha una risposta definitiva della cattura della lingua, senza recidive.
(Bibliografia : Terapia Miofunzionale – Antonio Ferrante- Ed.Futura-1997)